Visita Posturale

Visita Posturale

Il rischio disergonomico da posture incongrue è per lo più valutato congiuntamente al rischio da movimentazione manuale dei carichi e/o da movimenti ripetitivi, con cui si trova frequentemente associato. In questo caso l’obbligo di sorveglianza sanitaria è comunque dovuto, e gli accertamenti clinici ed eventualmente strumentali adottati coprono anche questo fattore di rischio.
Esistono tuttavia attività lavorative che possono comportare l’assunzione di posizioni incongrue senza significativa presenza di altri rischi: particolari categorie di manutentori, posatori di piastrelle, artisti e restauratori di affreschi e opere architettoniche, insegnanti di scuole per l’infanzia, ecc..
                                                                                                                                                                
L’eventuale mancato rispetto dei principi ergonomici costituisce un fattore di rischio per la sicurezza e salute dei lavoratori.
A questo punto occorre individuare i criteri per stabilire quando le posture sul lavoro siano da definire “incongrue”, tramite una corretta valutazione del rischio, che può essere effettuata utilizzando la norma ISO 11226 “Valutazione delle posture di lavoro statiche”.

La norma stabilisce i criteri per la valutazione delle posture di testa, tronco, arti inferiori e arti superiori.
 
La sorveglianza sanitaria per il rischio “puro” posturale e’ obbligatoria su richiesta del lavoratore, qualora le motivazioni addotte dal lavoratore siano correlabili alla presenza di fattori di rischio ascrivibili a posture statiche incongrue sul lavoro.
Indipendentemente dalle misure correttive che, nel caso, devono essere attuate, la sorveglianza sanitaria su richiesta del lavoratore dovrebbe essere effettuata dal Medico Competente ogniqualvolta la valutazione del rischio fornisca un risultato NON ACCETTABILE, o l’impegno articolare sia superiore ai limiti fissati dalla norma.
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